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Manuale di metodologia per le terapie non farmacologiche con le persone affette da demenza (Maggioli, 2020)

Unico nel suo genere, questo manuale nasce come tentativo (a mio modesto avviso, riuscito direi) di  fare una rassegna delle principali e differenti "terapie non farmacologiche" (TNF) utili a tutti coloro che si prendono cura di una persona affetta da demenza (professionisti e familiari).

Il manuale sulle TNF è diviso in due parti (422 pagine e 8 capitoli + strumenti di valutazione multidimensionale in allegato).

La prima parte presenta gli strumenti non farmacologici: dall'etica, passando per la relazione fra persona e ambiente, la centralità della persona (Kitwood, Miesen, Ploton) fino a modelli,metodi e metodologia e gli interventi degli approcci non farmacologici.

La seconda parte è interamente rivolto all'esempio concreto della Terapia della Bambola Empatica avuto nel Canton Ticino dal 2016 al 2019.

Tra i capitoli, vorrei dedicare qualche riga sul sesto che magistralmente riassume i vari interventi della dimensione cognitiva, psico-sociale e sensoriale descritti e divisi tra quelli rivolti alle persone affette da demenze (dalla ROT allo Snoezelen) e quelli rivolti ai caregiver familiari o informali (dal training di competenze per i caregiver a quello delle abilità comunicative). Oltre alla descrizione per ogni intervento uno schema riassuntivo riporta: caratteristiche dell'intervento, fasi della demenza, prosptettive storiche, efficacia in letteratura e limiti.

I concetti base su cui si basano le varie terapie sono:

- considerare la persona e non la patologia e relativi limiti;

- considerare la storia e le sue abitudini di vita;

- offrire condizioni ambientali che consentono alla persona di sentirsi e mantenersi attiva al contesto socio-familiare e personale;

- permettere che la persona di appartenere e vivere il proprio tempo mentale.

Auguro ad ognuno di voi di scegliere il proprio intervento per aiutare il paziente o il proprio caro. Purtroppo nel territorio nazionale vige una realtà socio-sanitaria altamente disomogenea con comunità dove ammalarsi di demenza diventa friendly e altri dove non si conosce nè tanto meno si interviene.

Buona lettura!